Pensiamo, tra queste, all’attesa di un figlio da parte di due sposi; a quella di un parente o di un amico che viene a visitarci da lontano; pensiamo a un giovane in attesa dell’incontro con la persona amata o all’accoglimento di un perdono.
Si
potrebbe dire che l’uomo è vivo finché attende, finché nel suo cuore è
viva la speranza. E, dalle sue attese, l’uomo si riconosce: la nostra
statura morale e spirituale si può misurare da ciò che attendiamo, da
ciò che speriamo. Ognuno di noi, specialmente in questo tempo che ci
prepara al Natale, può domandarsi: io che cosa attendo?
A che cosa in questo momento della vita, è proteso il mio cuore? E questa stessa domanda si può porre a livello di famiglia, di comunità, di nazione. Che attendiamo insieme? Che cosa unisce le nostre aspirazioni, che cosa le accomuna? Nel tempo precedente la nascita di Gesù, era fortissima in Israele l’attesa del Messia, cioè del Consacrato, discendente del re Davide, che avrebbe finalmente liberato il popolo da ogni schiavitù morale e politica e instaurato il regno di Dio. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il Messia potesse nascere da un’umile ragazza quale era Maria, promessa sposa di Giuseppe. Neppure lei lo avrebbe mai pensato, eppure nel suo cuore l’attesa del Salvatore era così grande, la sua fede e la sua speranza erano così ardenti, che Egli poté trovare in lei una degna madre. Impariamo da Lei, donna dell’Avvento, a vivere i gesti quotidiani con uno spirito nuovo, con sentimenti di una attesa profonda, che solo la venuta di Dio può colmare”.
A che cosa in questo momento della vita, è proteso il mio cuore? E questa stessa domanda si può porre a livello di famiglia, di comunità, di nazione. Che attendiamo insieme? Che cosa unisce le nostre aspirazioni, che cosa le accomuna? Nel tempo precedente la nascita di Gesù, era fortissima in Israele l’attesa del Messia, cioè del Consacrato, discendente del re Davide, che avrebbe finalmente liberato il popolo da ogni schiavitù morale e politica e instaurato il regno di Dio. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il Messia potesse nascere da un’umile ragazza quale era Maria, promessa sposa di Giuseppe. Neppure lei lo avrebbe mai pensato, eppure nel suo cuore l’attesa del Salvatore era così grande, la sua fede e la sua speranza erano così ardenti, che Egli poté trovare in lei una degna madre. Impariamo da Lei, donna dell’Avvento, a vivere i gesti quotidiani con uno spirito nuovo, con sentimenti di una attesa profonda, che solo la venuta di Dio può colmare”.
Papa Benedetto XVI