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BENVENUTO SUL SITO DELLA COMUNITA' PARROCCHIALE

L'obiettivo di questo spazio virtuale è quello di creare un ulteriore punto di incontro, comunicazione e informazione per tutti i parrocchiani, che non deve tuttavia sostituirsi all'incontro e al contatto reale. Come potrete notare, si tratta di un sito molto semplice e spartano, fatto da non professionisti; proprio per questo cerchiamo persone che abbiano voglia di prestare il loro servizio, offrendo le loro conoscenze informatiche. Cerchiamo però anche persone che vogliano curare "i contenuti". La parola d'ordine è quindi COLLABORARE.

LA STORIA

La nascita e la crescita
L’attività religiosa della parrocchia Sacro Cuore di Oristano iniziò nel 1952. Prima che la chiesa venisse edificata, i parrocchiani, che prima di allora facevano parte della Parrocchia di S. Efisio, si ritrovavano per la celebrazione della S.Messa domenicale nella adiacente via Gialeto, in casa della Signora Giuseppina Manca, per tutti “Zia Peppa”.
Il primo sacerdote che si occupò di celebrare la S.Messa e di seguire le anime del quartiere fu Don Ernesto Zireddu.
Su interessamento dell’allora Arcivescovo di Oristano, Mons. Sebastiano Fraghì, venne donato il terreno su cui far sorgere la chiesa.
La posa della prima pietra della chiesa avvenne nel 1957: fu una grande festa per il quartiere allora nascente, privo di strade, di luce, di fognature e di molti altri servizi essenziali. Quando venne il momento di scegliere a chi affidare la nascente comunità parrocchiale, l’Arcivescovo si ricordò dei religiosi presso i quali aveva studiato a Roma: i Figli di Santa Maria Immacolata. Venne allora inviato ad Oristano, nel 1958, il giovane Pd.Maurizio Michelotto, che fu il primo parroco del Sacro Cuore di Gesù e guidò la comunità nei primi passi, fronteggiando i primi problemi, quali quello dell’ultimazione della chiesa e del salone adiacente.
L’edificazione della chiesa avvenne anche grazie al lavoro volontario degli stessi parrocchiani; in buona parte, i primi banchi vennero donati dai Padri Cappuccini; le campane vennero prese dalla Chiesa sconsacrata di San Domenico; le prime catechiste “regalate” dalla Comunità di S. Efisio.
Nel 1959, il Sacro Cuore di Oristano celebrava la sua prima festa parrocchiale con la chiesa finalmente ultimata. A Pd.Maurizio si sono succeduti, come parroci Pd.Alcibiade Pizzuti, Pd.Matteo Piemontese, Pd Michele Tomaiuolo, Pd.Giuseppe Cicconi, Pd.Valter Palombi, Pd.Franco Marinelli, Pd.Enzo Quandraccia e l’attuale Pd.Dominic Tabal. In tutti questi anni si sono affiancati come Vice Parroco Pd.Giuseppe Battistella, Pd.Venturino Cacciotti, Pd.Marcello Miotto, Pd.Fausto Bartocci, Pd.Giovanni Timossi, Pd.Albert Failago e come collaboratori Pd.Nestor Escamis. Contribuirono inoltre all'attività della parrocchia anche i padri che si occuparono dell'allora Istituto Giuseppe Frassinetti: Pd.Augusto De Angelis, Pd.Antonio Sconamila, Pd.Eugenio Cardolini, Pd.Mario Corbi, Pd.Lito Barber. Troppo lunga sarebbe la lista di coloro che nel passato e nel presente hanno dedicato e dedicano il loro tempo per il bene della comunità parrocchiale Sacro Cuore. Da queste righe ringraziamo tutti di cuore, specie coloro che hanno operato ed operano nel silenzio e nel nascondimento. Due figure significative della nostra parrocchia, però, vogliamo ricordarle. Quella di Pd.Giuseppe Battistella, sacerdote religioso della Congregazione dei Figli di S. Maria Immacolata, e quella di Maria Murtas, che realizzò con semplicità, equilibrio e sobrietà la risposta alla chiamata al servizio nella comunità.
Pd.Giuseppe Battistella giunse ad Oristano nell’ottobre 1961, operò in questa Comunità per quattro anni, offrendo in modo particolare il suo sevizio nel confessionale, nella predicazione, nell’adorazione eucaristica. Tutti ricordano quante ore Pd.Battistella trascorreva nel confessionale, tante persone accorrevano a lui da ogni parte della città per incontrare il Signore nel sacramento della riconciliazione.
Maria Murtas era una donna che amava la vita, sapeva goder delle gioie semplici del condividere e dello stare insieme, amava la natura, attraverso la quale elevava il suo spirito ed apriva il cuore alla gratitudine. La sua fede robusta, la serenità e l’equilibrio che la caratterizzavano fecero si che divenisse punto di riferimento per molti, anche per gli stessi sacerdoti che nel corso degli anni si avvicendarono nella comunità. Maria Murtas si spense in un lettino di ospedale nel giugno del 1986, affidando la sua anima al Signore, al quale aveva consacrato la sua esistenza aderendo all’invito di Pd.Battistella e divenendo Figlia di Santa Maria Immacolata.

L'Istituto "Giuseppe Frassinetti"
Dal 1970 nella storia della parrocchia entra a far parte una nuova realtà ovvero l’Istituto Frassinetti. Fu solennemente inaugurato alla presenza di autorità religiose e civili: un avvenimento per quel tempo, data anche la possente mole dell’edificio, che ancora oggi fa bella mostra di sé. Il “Frassinetti” fu costruito con lo specifico intento di ospitare seminaristi e una comunità vocazionale. Oltre il seminario si svolgeva un’attività parallela: un convitto per studenti superiori che dai paesi venivano a studiare ad Oristano. La struttura era anche aperta alle varie attività della parrocchia e dei cittadini. Con la crisi delle vocazioni e anche del convitto si chiusero le due attività.
Dopo questa chiusura, grazie alla dedizione di due giovani sacerdoti, Pd.Antonio e Pd.Eugenio, il “Frassinetti” svolse il ruolo di oratorio con un tale pullulare di attività da diventare famoso nel quartiere Sacro Cuore e in tutta la città.
Una serie di circostanze hanno purtroppo portato al declino delle attività dell'Istituto "Giuseppe Frassinetti", sino alla vendita dell'immobile all'Amministrazione Provinciale di Oristano. Attualmente l'istituto è utilizzato come sede di aule scolastiche per le scuole superiori.

La casa di Monte Arci
La casa di Monte Arci è un ex casolare dell’ETFAS, ora ERSAT, dato in “gestione” alla parrocchia del Sacro Cuore. Dobbiamo tornare indietro di circa quarant’anni: dalle epiche colonie estive con Pd.Maurizio, fino ai raffinati incontri dei nostri giorni. Monte Arci è un “patrimonio” comune della Comunità Parrocchiale: quel casolare ha aperto le braccia a diverse generazioni.
Sono state decine e decine le persone coinvolte nella realizzazione della casa, fino a portarla allo stato attuale di “Oasi”.
Noi, Figli di S. Maria Immacolata, ringraziamo tutti dal più profondo del cuore e, scolpiti in esso, custodiamo gelosamente tutti i loro nomi, anche di coloro che ora non ci sono più. Nessuno se ne voglia se fra tutti citiamo Pd.Marcello Miotto. In lui si riconoscono decine e decine di persone. Con una sana caparbietà, che gli è tipica, con perizia ma soprattutto con un amore sconfinato alla Madonna di Lourdes, Pd.Marcello ha trasformato quell’umile casolare in un luogo di pace e preghiera.
Attualmente l’ ”Oasi Immacolata” ha subito sostanziali modifiche interne e di arredamento, tanto da renderla piacevole, accogliente e confortevole.
Sentiamo il dovere morale di esprimere la nostra profonda gratitudine alle famiglie Atzei ed Incani; senza la loro generosità e la loro fede, la casa di Monte Arci sarebbe ancora un casolare.