di Don Arnaldo Scaglioni SDB
Accontentati! “Nulla rifiutare e nulla domandare”. I veri poveri hanno il cuore sgombro per liberare tesori d’amore verso Dio e verso i fratelli. Il vero povero trova sempre per loro un pezzo di pane e un posto a tavola.
2. Beati gli afflitti perché saranno consolati.
Sto soffrendo sul serio, però voglio reagire. Non voglio lasciarmi possedere dal fatalismo o dallo scoramento. Sono deciso a riprendermi, come Giobbe: “Dio ha dato, Dio ha tolto”. La consolazione di Dio è la speranza nel cuore del dolore. “Dove c’è la sofferenza la terra è consacrata” (Nietsche).
3. Beati i miti perché erediteranno la terra.
Mi manterrò calmo, conterò fino a dieci prima di reagire, voglio essere benevolo, amabile, sensibile, educabile, buono sempre, dovunque, comunque.
4. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia.
Dà il meglio di te. Dio ti ha dato più di quanto pensi di essere. Questo “più” è quello che devi dare “in più”. Coloro che hanno fame e sete di giustizia sono coloro che contro tutto rimangono giusti, che usano la loro intelligenza per dare a ognuno ciò che gli è dovuto: coloro che armonizzano azioni e pensieri con la volontà di Dio, che hanno la passione dell’uomo e che pagano di persona perché l’uomo più non sia una merce che si compra e si vende: coloro che si battono perché egli possa vivere in piedi nella sua dignità.
5. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.
Tratterò gli altri come vorrei che gli altri trattassero me. È una promessa. È un principio efficace, è una norma di felicità. Dio si prende cura di te perché tu possa prenderti cura degli altri.
6. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
Fatti amare. Il cuore puro è il cuore semplice, schietto, limpido.
7. Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.
Sii costruttore di ponti. Essere pacificatori, facilitatori, motivatori. Essere tra coloro che resistono a tutte le forze dell’odio e della divisione che sconvolgono il mondo.
8.Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno di Dio.
Scegli di essere felice! Sta a te sentirti felice, a te solo. Coloro che sono poveri in spirito sono come coloro che vengono perseguitati per la giustizia: uomini liberi interiormente, che non dipendono dall’opinione degli altri. Questi uomini sono liberi, perché non si lasciano dominare dagli altri e neppure dall’opinione pubblica, ma perché hanno trovato in Dio la loro vera essenza.
Pubblicato il 18 settembre 2011