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LA STATUA DELLA MADONNA

Dalla cappella di Tiria alle case della sofferenza

Non è stato facile riprendere il cammino interrotto diversi anni fa. Il nuovo parroco del sacro Cuore di Gesù di Oristano, padre Dominic Tabal, ha nominato il nuovo consiglio pastorale e quello economico.
Per meglio poter operare ha voluto approfondire la conoscenza sia della situazione che delle persone, ascoltando in particolare le esperienze passate.
Padre Dominic ha voluto che da subito la statua della Madonna, custodita nella cappella di Monte Arci, riprendesse il suo pellegrinare nelle case delle persone anziane e sofferenti della parrocchia (la cappella dista dalla parrocchia oltre 20 km).
Il giorno 2 Maggio la statua della Madonna giunge (alle ore 20.00) in parrocchia accolta con una fiaccolata e dalla preghiera Mariana. Dopo aver preparato un calendario di incontri nelle case dei malati della parrocchia è stato comunicato il giorno del loro incontro (cosa non semplice per le numerose richieste).
Ogni giorno il parroco, con la collaborazione di alcuni parrocchiani, portano a spalla la statua della Madonna da una abitazione all’altra. Durante il tragitto sia le persone in auto che quelle a piedi si fermano e si fanno il segno di croce. In ogni casa la Madonna è accolta e sistemata in un altare colmo di fiori di diverse qualità e colori. Prima della partenza si inizia la recita del Santo Rosario, si prosegue per strada e termina nella nuova abitazione. Ogni famiglia del malato custodisce nella propria abitazione la statua per 24 ore; sono ore intense di preghiere con il vicinato.
Ogni giovedì alle ore 20.00 si è recitato il Santo Rosario all’aperto in alcune vie del quartiere: il 1° giovedì nella via Aristana, il 2° giovedì nella via Carbonia, il 3°giovedì nella via Temo, il 4° nella via Cagliari.
Il giorno 18 alle ore 21.00 è stato recitato il Santo Rosario con i bambini nel campo sportivo parrocchiale.
Dopo la recita del 3° giovedì la Madonna ha sostato nella casa di riposo del Carmelo presso le suore che assistono i fratelli bisognosi.
I giorni 14 e 28 la Madonna è stata visitata ed invocata nella Chiesa parrocchiale dai fedeli; la devozione per la madre di Dio è tanta anche perché i nostri padri appartengono alla congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata, particolarmente devoti alla Madonna (devozione che ci hanno trasmesso).
Il giorno 29, dopo la recita del Santo Rosario presso la casa di riposo di Tiria, la Madonna ha fatto rientro nella sua cappella in processione (il tragitto è di alcuni chilometri tutti in salita).
Lunedì 31 alle ore 20.00 la preghiera Mariana ci ha accompagnato in alcune vie della città (zona vie della Sartiglia).
Questa esperienza ci ha portato a vedere più da vicino la sofferenza dei fratelli, che offrono a Dio le loro pene, fiduciosi nella carità Divina. La gioia che abbiamo visto nel volto di chi soffre ed offre a Dio la propria malattia (infermità, cecità ecc.); la felicità manifestatasi anche con il pianto all’arrivo e alla partenza della statua della Madonna dalle loro abitazioni, questo ha portato i ministri straordinari della comunione, il consiglio pastorale ed altre persone, in primis il parroco padre Dominic, a voler ripetere l’esperienza nel tempo. La stessa esperienza nella quale noi non abbiamo dato nulla, ma da chi soffre abbiamo ricevuto in dono un poco della loro grande fede e fiducia in Dio.
Benediciamo Dio che anche quest’anno ci ha permesso di pregare ed onorare SUA MADRE. Nell’anno sacerdotale rivolgiamo le nostre preghiere a Dio per la santità di tutti i presbiteri, in particolare per il dono di padre Dominic e dei suoi confratelli.

Un parrocchiano
Maggio 2010