La sera del 17 novembre 2008, anticipando di nove giorni il suo sessantacinquesimo compleanno, Pd.Augusto è nato al cielo per incontrare il Signore.
Pd.Augusto De Angelis è nato a Sezze Romano (Latina) il 26 novembre 1943, da papà Vincenzo e da mamma Augusta Ricci. Riceve il battesimo il 5 dicembre successivo e la cresima l’8 febbraio 1959, nella Basilica di San Pietro a Roma, dove riceverà l’Ordine Sacro del Sacerdozio il 17 maggio 1970 da papa Paolo VI.
E' aspirante nella casa di Porto dal 4 ottobre 1955, dove compie gli studi ginnasiali, che conclude con la licenza presso l’Istituto Pio IX nel 1960. Emette la sua prima professione religiosa il 29 settembre 1961, al termine del noviziato nella nostra casa di Pra. Seguirà la professione perpetua il 26 novembre 1964, al compiersi del suo ventunesimo anno di età.
Dal 1970 lavora nell’aspirandato di Oristano, passando nel 1975 come superiore e direttore a quello di Pra. Nel 1999 viene eletto Consultore Generale, dove esprime con saggezza la sua passione per la Congregazione.
E' stato anche insegnante all’Istituto Sacro Cuore di Siena, Rettore dell’Istituto Maria Immacolata di Roma - Mascherone e impegnato nell’insegnamento all’Istituto Piccardo di Genova.
La sua missione, come risulta da questi brevi cenni, si svolge prevalentemente nella bellezza di far conoscere Gesú Cristo ai giovani, educandoli alla vita attraverso la crescita culturale.
Il 1989 è per Padre Augusto l’anno di una scelta ulteriore.
Correvano i giorni 19-20 giugno, quando ci incontrammo in un dialogo franco e ricco di grazia. La proposta venne trattata nel Consiglio Generalizio il 27 giugno e poi ratificata il 21 agosto.
Trascrivo le sue parole testuali "Fra tre mesi avrò 45 anni, qualcosa deve pur cambiare nella mia vita e cosa aspetto? Vorrei dare di piú, qualcosa di piú, ho visto con gioia i primi giovani venire dalle Filippine, accetto la sfida con me stesso, persona piuttosto comoda, capisco le rinunce del missionario, non mi spaventano, un pò d’inglese, di americano, lo so parlare, se posso essere utile alla Congregazione, con l’aiuto di Dio, io vado”.
Questa coraggiosa avventura, iniziata nel nome del Signore, prenderà consistenza con la partenza per Manila l’11 ottobre 1989. Con Padre Augusto c’è un confratello piú giovane, che la sera stessa della sua professione perpetua, l’8 settembre 1989, dà il suo “si” senza tentennamenti: "Se lei ha fiducia in me e pensa che ce la possa fare, io parto".
Padre Augusto è un missionario entusiasta, con la sua generosità a tutto campo, che intuisce con intelligenza il futuro sviluppo dell’opera, sempre in accordo con la visione proposta da Roma. La sua presenza ininterrotta dura un decennio: dal 1989 al 1999, con gli impegni di superiore, direttore del seminario e costruttore. Ritornerà nelle Filippine tra il 2004 e il 2006 come maestro dei novizi.
Tra il 1999 ed il 2003 è prima, per tre anni, superiore della comunità di Oristano e collaboratore in parrocchia. Sarà negli ultimi due anni di vita parroco alla Giustiniana.
Pd.Augusto ad Oristano aveva una vasta cerchia di amici ma mai in esclusiva, la sua imponenza fisica, inizialmente lo faceva temere, ma per poco perché subito si scopriva in lui un uomo contento, che manifestava la gioia di vivere con una sua allegria che lo rendeva simpatico.
L’impegno che manifestava nel guidare l’aspirandato dell’Istituto Frassinetti, lo ha dimostrato anche nelle attività missionarie nelle Filippine.
Aveva un carattere attivo, schietto, esigente, a volte poteva anche eccedere nell’imporsi o nell’attendersi maggior considerazione, ma questi stati d’animo non nascondevano un cuore buono ed un vero amore verso gli altri.
Aveva appreso dal Frassinetti quell’amore che lo faceva avvicinare con dolcezza ed attiva collaborazione spirituale e manuale ai tanti Istituti di Suore nelle Filippine, che lo avevano come Padre. E questo lo aveva già sperimentato con la sua amicizia verso le nostre “Missionarie Figlie di S. Maria Immacolata ad Oristano”.
Anche se era vissuto lontano, un pezzo di cuore, lo aveva lasciato ad Oristano, suo primo posto di lavoro da sacerdote, quasi un primo amore, che non si scorda mai.