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PD. NANNI NAZZARENO

E' nato a Ischia di Castro (provincia di Viterbo) nel 1913. Entrato aspirante a Lugano (TR), pronunciò i voti nel 1934 e salì all’altare nel 1937. Già da chierico manifestò una carità premurosa, anche negli umili servizi, verso i confratelli malati.
Partí, ordinato sacerdote, per l’Argentina che l’ha impegnato fino al termine dei suoi giorni.
Da San Felipe passò a Las Vertientes, ove per vari anni evangelizzò, servendosi molto del cavallo, quell’umile e semplice gente che fino alla morte doveva rimanergli nel cuore.
Da Junin venne per qualche anno in Italia e fu proprio in quegli anni, intorno al 1960, che visse ed operò a Oristano.
Pd. Nazzareno non aveva una sua visibilità, la vetrina non gli si confaceva: faceva tutto in silenzio e nel nascondimento, senza farsi notare.
La bicicletta nelle strade del Campidano era suo abituale mezzo di locomozione e con essa raggiungeva tutti i luoghi dove era richiesto o poteva fare un po’ di bene.
Egli sapeva avvicinare quella gente, per lo più umile, con il caratteristico dono della medaglietta e la accomiatava con la raccomandazione di pregare con fede e con fiducia anche davanti alla morte.
Ritornò appena gli fu possibile in Argentina. Per 15 anni esercitò puntualissimo il suo nascosto e generoso ministero sacerdotale al cimitero di Avellaneda, pregando, evangelizzando, approfittando di quei momenti in cui il dolore rende più sensibili gli animi per parlare del Signore e della Vergine Santa, specialmente ad anime che nell’immensa città di Buenos Aires incontravano raramente il loro sacerdote.
Fu travolto mentre andava in bicicletta ad Avellaneda il 29 ottobre 1979. La concelebrazione fu presieduta dal Vescovo la sera stessa della sua morte nel tragico incidente stradale, durante la veglia notturna. I solenni funerali, la gran folla, le lacrime dei seppellitori che lo avevano avuto come un sacerdote buono ed amico e che vollero trasportare la bara, testimoniarono del suo servizio di carità sacerdotale.
Pd. Nanni era attaccatissimo alla Congregazione, fedelissimo alla Chiesa. Era noto poi il suo amore al Papa che, quando era il caso, difendeva con ardore e senza troppi mezzi termini. In tali suoi affetti veramente esemplare.